Il sopralluogo è l’arma vincente di un home stager, dove si sperimenta la prima impressione nei confronti del cliente. E sì! Anche per l’home stager vale la regola
“Non c’è mai una seconda occasione per fare una buona prima impressione” (cit. Oscar Wilde)
frase molto usata nel mondo dell’home staging per raccontare la casa, ma calza a pennello anche per l’attività e la comunicazione di un libero professionista come l’home stager.
Possiamo definire il sopralluogo dell’home stager professionista la pietra miliare per la comunicazione efficace con il cliente. Proprio per questo motivo al sopralluogo l’home stager si presenta preparato.
Cosa vuol dire preparare un sopralluogo per un home stager?
Nel sopralluogo la variabile più importante e scatenante è il cliente e non la casa, pertanto il sopralluogo diventa il momento principale per tessere la relazione con il cliente.
5 sono i pilastri che costituiscono gli elementi essenziali per svolgere correttamente un sopralluogo. Pilastri che dovrebbero sempre rientrare nella routine dell’attività di home staging, come i passi di una danza.
Al sopralluogo ci si prepara come se fosse una gara di atletica, pertanto occorre tanto allenamento, costanza, determinazione e non perdere mai di vista l’obiettivo.
Il sopralluogo si compone di una parte tecnica e una parte relazionale.
La parte tecnica è costituita da:
La parte relazionale è costituita da 5 pilastri:
Ricordiamoci sempre che:
– Qual è la cosa di cui hanno più bisogno gli esseri umani?
– Il desiderio sconfinato di essere ascoltati.
(Eugenio Borgna, psichiatra)
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